Papilionea

PAPILIONEA

Universo dei Lepidotteri: la seta e i bozzoli

Tutti hanno indossato almeno una volta nella vita un indumento di seta, probabilmente senza conoscere l’origine di tale prezioso tessuto. Da circa 5000 anni la seta tessile viene prodotta a partire dal bozzolo di alcune falene, soprattutto da quello del famoso baco da seta (Bombyx mori). La seta utilizzata dai bruchi è una fibra proteica emessa come un liquido vischioso che si solidifica velocemente a contatto con l’aria. Tale fibra è prodotta da ghiandole chiamate sericigene, site nella cavità orale delle larve. I bruchi di molte farfalle (come le Papilionidi e Ninfalidi) utilizzano brevi filamenti per saldarsi al punto dove compiono la metamorfosi; invece i bruchi di molte falene costruiscono delle vere e proprie “casette” protettive di seta, chiamate bozzoli, dentro le quali possono impuparsi senza temere alcun pericolo.

Femmina di Attacus atlas distende le sue enormi ali, ancora appesa al suo bozzolo.

I bozzoli presentano una grande varietà di forme e colori: possono avere forma ovale, ma anche di barca, di fuso o di pera; possono essere completamente sigillati o con una o due aperture all’estremità, oppure completamente perforati come nel caso delle Argema. Alcuni bozzoli sono rinforzati e arricchiti con vari elementi che il bruco incorpora mentre tesse la seta: alcuni Lasiocampidi inseriscono nella struttura i peli, facendo sì che il bozzolo assomigli ad un piccolo porcospino; altri bruchi si rifugiano nelle cavità dei tronchi e tessono una “porta” a protezione del loro sito; altri ancora completano il bozzolo includendo le foglie della pianta nutrice. I bruchi delle Zigene costruiscono involucri vitrei di colore giallo, biancastro o bruno. I bozzoli più duri e resistenti sono quelli dei Notodontidi, che vengono costruiti con seta, pezzi di foglie, frammenti di legno o di corteccia ed imitano perfettamente la superficie dell’albero su cui si attaccano.

Il bozzolo argentato di Argema mittrei, saturnide originario del Madagascar.

Glossario

Ganglio: gruppo di cellule nervose che formano un rigonfiamento lungo il percorso di un nervo o nel punto di unione di più nervi.

Monotrisi e ditrisi: l’addome dei lepidotteri si può presentare con una sola apertura genitale destinata sia alla copula che alla ovideposizione (tipo monotrisio), o con due distinti orifizi (tipo ditrisio).

Ovario: organo deputato alla produzione delle uova. È formato da una serie di tuboli (gli ovarioli) che contengono le cellule germinali. Il numero di ovarioli varia da uno a migliaia.

Stigmi: negli Artropodi sono le aperture con le quali il sistema tracheale comunica con l’esterno e scambia i gas della respirazione.

Trachee: negli Artropodi sono tuboli impermeabili ai gas con funzione respiratoria.

Bacheca del collezionista

La Tecla della betulla è una rara licenide italiana. Come altre specie ad essa vicine ha un’apertura alare modesta che si attesta intorno ai 3,5 cm. Si trova in tutta Europa dalla Spagna settentrionale fino alle regioni scandinave meridionali, mentre nell’area mediterranea si incontra con più difficoltà. In Italia si può trovare nel Nord e nel centro, in poche stazioni fino all’Abruzzo e la Lucania, ma si tratta sempre di una specie localizzata e difficile da osservare; in molte zone italiane ed europee si è estinta e alcune regioni come la Toscana hanno inserito questa piccola farfalla nell’elenco delle specie protette. La tecla vola nei boschi decidui, nelle foreste rade e sui pendii cespugliosi fino ad oltre i 1500 m di altitudine; la difficoltà nel vederla si spiega anche col fatto che essa ama volteggiare vicino all’apice degli alberi. I bruchi si sviluppano tra maggio e giugno su betulle, pruni e noccioli. Nei primi stadi la specie si nutre dei germogli, poi delle foglie. Gli adulti volano a fine estate da agosto ad ottobre. L’uovo rappresenta la fase del ciclo svernante.

Il testo e le immagini del presente articolo, tratti da da Panzetti et al. (2003-2004: f. 18) e Peruzzo et al. (2007: f. 10), sono stati pubblicati su gentile concessione della Alberto Peruzzo Editore SRL.