Catalogo dei Lepidotteri d'Italia
Ropaloceri ed Eteroceri
(Insecta: Lepidoptera)
Alessandro Bisi* & Maurizio Lupi**

Euphydrias maturna italica (foto: E. Gallo)
* Via Bartolomeo Chighizola 1, 16147, Genova, Italia (email: papilioneainfo@gmail.com)
** Via Borzoli 66A/26, 16161, Genova, Italia (email: maurizioantipodi@libero.it)
Citazione:Bisi A. & Lupi M. 2021. Catalogo dei Lepidotteri d’Italia: Ropaloceri ed Eteroceri (Insecta: Lepidoptera). – Papilionea, link: https://www.papilionea.it/catalogo/.
Riassunto
Il nuovo Catalogo dei Lepidotteri d’Italia, aggiornato secondo le più recenti soluzioni di carattere sistematico, è qui presentato in formato digitale per la prima volta. La compilazione dell’elenco delle specie ha richiesto la consultazione di numerosi lavori di carattere scientifico e divulgativo sotto forma di periodici, riviste, libri, monografie, elenchi faunistici, note e siti web. Per la raccolta dei dati si è resa indispensabile anche la consultazione di collezioni museali e private. Considerando il territorio italiano nella sua interezza viene confermata la presenza di un totale di 5488 specie appartenenti a 83 famiglie. Il presente Catalogo, nella sua concezione generale, rappresenta un aggiornamento rispetto alla Checklist delle specie della fauna italiana di Minelli et al. (1995). Per l’assetto sistematico generale seguiamo Kawahara et al. (2019), in continuità con il lavoro sistematico di Triant et al. (2018).
The new Catalogue of the Lepidoptera of Italy, updated according to the most recent systematic solutions, is here presented in digital format for the first time. The compilation of the list of species required the consultation of numerous works in the form of periodics, magazines, books, monographs, faunal lists, notes and websites. For the acquisition of the datas we also have to see both private and museum collections. Considering the Italian territory in its entirety, the presence of a total of 5488 species belonging to 83 families is confirmed. This Catalogue, in its general conception, represents an update list with respect to the Checklist of the species of the Italian fauna by Minelli et al. (1995). For the general systematic set-up we follow Kawahara et al. (2019), in continuity with the systematic work of Triant et al. (2018).
Indice sistematico delle famiglie
Sono evidenziati in azzurro i Macroeteroceri, in verde i Microeteroceri e in arancione i Ropaloceri.
- Micropterigidae (33 specie)
Micropterigidi - Eriocraniidae (6 specie)
Eriocranidi - Hepialidae (11 specie)
Epialidi - Nepticulidae (158 specie)
Nepticulidi - Opostegidae (5 specie)
Opostegidi - Prodoxidae (10 specie)
Prodoxidi - Incurvariidae (11 specie)
Incurvaridi - Heliozelidae (7 specie)
Eliozelidi - Adelidae (37 specie)
Adelidi - Tischeriidae (7 specie)
Tischeridi - Meessiidae (41 specie)
Messidi - Psychidae (111 specie)
Psichidi - Eriocottidae (2 specie)
Eriocottidi - Dryadaulidae (1 specie)
Driadaulidi - Tineidae (81 specie)
Tineidi - Roeslerstammiidae (1 specie)
Reslerstammidi - Bucculatricidae (34 specie)
Bucculatricidi - Gracillariidae (170 specie)
Gracillaridi - Yponomeutidae (37 specie)
Iponomeutidi - Argyresthiidae (29 specie)
Argirestidi - Plutellidae (9 specie)
Plutellidi - Glyphipterigidae (26 specie)
Glifipterigidi - Ypsolophidae (20 specie)
Ipsolofidi - Praydidae (5 specie)
Praididi - Heliodinidae (1 specie)
Eliodinidi - Bedelliidae (2 specie)
Bedellidi - Scythropiidae (1 specie)
Scitropidi - Lyonetiidae (19 specie)
Lionetidi - Douglasiidae (7 specie)
Douglasidi - Millieriidae (1 specie)
Millieridi - Carposinidae (1 specie)
Carposinidi - Schreckensteiniidae (1 specie)
Schreckensteinidi - Choreutidae (10 specie)
Coreutidi - Urodidae (1 specie)
Urodidi - Tortricidae (670 specie)
Tortricidi - Sesiidae (61 specie)
Sesidi - Heterogynidae (3 specie)
Eteroginidi - Limacodidae (2 specie)
Limacodidi - Somabrachyidae (1 specie)
Somabrachidi - Zygaenidae (44 specie)
Zigenidi - Brachodidae (6 specie)
Bracodidi - Cossidae (9 specie)
Cossidi - Castniidae (1 specie)
Castnidi - Papilionidae (10 specie)
Papilionidi - Hesperiidae (32 specie)
Esperidi - Pieridae (30 specie)
Pieridi - Riodinidae (1 specie)
Riodinidi - Lycaenidae (67 specie)
Licenidi - Nymphalidae (135 specie)
Ninfalidi - Lypusidae (17 specie)
Lipusidi - Depressariidae (120 specie)
Depressaridi - Oecophoridae (60 specie)
Ecoforidi - Lecithoceridae (6 specie)
Lecitoceridi - Autostichidae (35 specie)
Autostichidi - Elachistidae (122 specie)
Elachistidi - Batrachedridae (3 specie)
Batrachedridi - Pterolonchidae (3 specie)
Pterolonchidi - Momphidae (13 specie)
Momfidi - Coleophoridae (283 specie)
Coleoforidi - Blastobasidae (6 specie)
Blastobasidi - Scythrididae (64 specie)
Scitrididi - Stathmopodidae (2 specie)
Statmopodidi - Cosmopterigidae (47 specie)
Cosmopterigidi - Gelechiidae (401 specie)
Gelechidi - Epermeniidae (17 specie)
Epermenidi - Alucitidae (14 specie)
Alucitidi - Pterophoridae (101 specie)
Pteroforidi - Thyrididae (1 specie)
Tirididi - Pyralidae (211 specie)
Piralidi - Crambidae (297 specie)
Crambidi - Cimeliidae (1 specie)
Cimelidi - Drepanidae (19 specie)
Drepanidi - Notodontidae (43 specie)
Notodontidi - Erebidae (214 specie)
Erebidi - Euteliidae (1 specie)
Eutelidi - Nolidae (27 specie)
Nolidi - Noctuidae (688 specie)
Nottuidi - Geometridae (647 specie)
Geometridi - Lasiocampidae (25 specie)
Lasiocampidi - Brahmaeidae (3 specie)
Brameidi - Endromidae (1 specie)
Endromidi
- Saturniidae (7 specie)
Saturnidi - Sphingidae (25 specie)
Sfingidi
Gruppi e sottogruppi
Introduzione
L’Italia è un paese caratterizzato da una notevole ricchezza di flora e di fauna. Essa rappresenta senza dubbio un paese molto interessante per lo studio e l’osservazione dei Lepidotteri. Per qualsiasi studioso un elenco di specie costituisce uno strumento fondamentale, non solo per comprendere la ricchezza di una determinata area geografica, ma anche per poter avere una visione d’insieme chiara e complessiva dei taxa citati. Ciò risulta molto utile nella compilazione di elenchi faunistici specifici. Questo Catalogo tratta tutti i Lepidotteri conosciuti per il territorio italiano da Nord a Sud, isole comprese. L’elenco delle specie è articolato secondo una logica sistematica. Questo Catalogo rappresenta un aggiornamento della sezione Lepidoptera della “Checklist of the Species of the Italian Fauna” del 1995. Da allora sono state pubblicate solo revisioni parziali della suddetta Checklist, alcune liste sistematiche contenute in testi riguardanti gli Eteroceri, e la “Checklist of the Italian Butterflies and Skippers” (2014) sui Ropaloceri. Esistono peraltro checklist on-line sui Lepidotteri della fauna europea o del Paleartico Occidentale, ma senza distinzioni che forniscano una chiara interpretazione per quanto riguarda l’Italia.
In oltre un secolo di storia entomologica tante persone, per professione o per diletto, hanno contribuito tramite osservazioni, raccolte e pubblicazioni, all’arricchimento delle conoscenze delle specie che popolano il suolo italiano. La prima stesura di un vero catalogo dei lepidotteri italiani in senso lato si deve ad Antonio Curò, alpinista e patriota vissuto nell’epoca del Risorgimento. Curò, nel suo “Saggio di un Catalogo dei Lepidotteri d’Italia” (1874-1881) cita tutte le specie note per l’epoca, ciascuna accompagnata da brevi note sulla distribuzione e sulla biologia. Ad oltre cent’anni di distanza giunge alla luce la “Checklist delle specie della fauna italiana” (1993-1995), realizzata grazie ad un progetto sviluppato a livello europeo, curato per la parte italiana da Alessandro Minelli, Sandro Ruffo e Sandro La Posta. Tale checklist, nella sezione dedicata ai Lepidotteri, è stata compilata grazie alla collaborazione di tanti specialisti, tra cui ricordiamo Ernst Arenberger, Giorgio Baldizzone, Emilio Balletto, Edward Baraniak, Graziano Bassi, Sante Camporesi, Luigi Cassulo, Gabriele Fiumi, Reinhard Gaedike, László Gozmány († 2006), Peter Hättenschwiler, Peter Huemer, Ole Karsholt, Alexandr L. Lvovsky, Tadeusz Riedl, Pietro Passerin d’Entrèves, Axel Scholz († 1998), Wolfgang Speidel, Pasquale Trematerra, Paolo Triberti, Umberto Parenti († 2014), Erik J. van Nieukerken, Pier Giuseppe Varalda, Steven Whitebread, Sergio Zangheri († 2018) e Alberto Zilli. In tempi più recenti, limitatamente ai Macrolepidotteri, riteniamo di notevole interesse il lavoro di Paolo Parenzan e Francesco Porcelli dal titolo “I macrolepidotteri italiani. Fauna Lepidopterorum Italiae“, uscito nel 2006 e nel 2007 in due pubblicazioni (l’ultima come addenda et corrigenda).
Sistematica & Tassonomia
Ciò che intendiamo come tassonomia, ossia lo studio relativo alla classificazione degli esseri viventi, è una scienza in continuo divenire e per quanto un elenco possa risultare fedele alle più recenti soluzioni di carattere sistematico, ciò non lo rende di certo esente da miglioramenti e aggiornamenti. Un qualsiasi catalogo o checklist rappresenta una fotografia di un determinato livello di conoscenze sulle specie di una certa area geografica. Nel presente lavoro elenchiamo tutti i livelli tassonomici dalla superfamiglia alla sottotribù. Per le successive categorie citiamo il genere e il sottogenere, la specie e la sottospecie. Tutte le sinonimie rispetto alla “Checklist of the Species of the Italian Fauna” sono state prese in considerazione, così come quelle di lavori successivi. L’autore e l’anno di descrizione sono indicati per ciascuna entità. Nel corso degli anni l’assetto sistematico dell’Ordine dei Lepidotteri ha subito cambiamenti più o meno significativi in base a studi relativi alla morfologia e al DNA. Per definire un quadro sistematico accettabile abbiamo attinto a diversi lavori che trattano i Lepidotteri in senso lato, valutando con attenzione le scelte adottate dai vari autori nel corso degli anni. Qui di seguito alcune delle più aggiornate proposte sistematiche sono messe a confronto con quella meno recente di van Nieukerken et al. (2011). A tal proposito prendiamo in considerazione solamente quei gruppi di specie rappresentati in Italia e in Europa.
Recenti studi sul genoma dei Lepidotteri (Triant et al. 2018, Kawahara et al. 2019) hanno evidenziato come le superfamiglie più recenti, ossia quelle dei Lasiocampoidea, Bombycoidea, Geometroidea e Noctuoidea debbano essere riposizionate all’interno dell’albero filogenetico dei lepidotteri. Ciò dimostrerebbe che i così detti “bombici” sono le specie più recenti nella scala evolutiva dei Lepidotteri. Il presente Catalogo, tenendo conto delle più recenti soluzioni di carattere sistematico, è strutturato nel seguente modo:
Superfamiglia: Micropterigoidea
Famiglia: Micropterigidae
Superfamiglia: Eriocranioidea
Famiglia: Eriocraniidae
Superfamiglia: Hepialoidea
Famiglia: Hepialidae
Superfamiglia: Nepticuloidea
Famiglia: Nepticulidae
Famiglia: Opostegidae
Superfamiglia: Adeloidea
Famiglia: Prodoxidae
Famiglia: Incurvariidae
Famiglia: Heliozelidae
Famiglia: Adelidae
Famiglia: Tischeriidae
Superfamiglia: Tineoidea
Famiglia: Meessiidae
Famiglia: Psychidae
Famiglia: Eriocottidae
Famiglia: Dryadaulidae
Famiglia: Tineidae
Superfamiglia: Gracillarioidea
Famiglia: Roeslerstammiidae
Famiglia: Bucculatricidae
Famiglia: Gracillariidae
Superfamiglia: Yponomeutoidea
Famiglia: Yponomeutidae
Famiglia: Argyresthiidae
Famiglia: Plutellidae
Famiglia: Glyphipterigidae
Famiglia: Ypsolophidae
Famiglia: Praydidae
Famiglia: Heliodinidae
Famiglia: Bedelliidae
Famiglia: Scythropiidae
Famiglia: Lyonetiidae
– Clade: Apoditrysia
Superfamiglia: Douglasioidea
Famiglia: Douglasiidae
Superfamiglia: non assegnata
Famiglia: Millieriidae
Superfamiglia: Carposinoidea
Famiglia: Carposinidae
Superfamiglia: Schreckensteinioidea
Famiglia: Schreckensteiniidae
Superfamiglia: Choreutoidea
Famiglia: Choreutidae
Superfamiglia: Urodoidea
Famiglia: Urodidae
Superfamiglia: Tortricoidea
Famiglia: Tortricidae
Superfamiglia: Sesioidea
Famiglia: Sesiidae
Superfamiglia: Zygaenoidea
Famiglia: Heterogynidae
Famiglia: Limacodidae
Famiglia: Somabrachyidae
Famiglia: Zygaenidae
Superfamiglia: Cossoidea
Famiglia: Brachodidae
Famiglia: Cossidae
Famiglia: Castniidae
– Clade: Obtectomera
Superfamiglia: Papilionoidea
Famiglia: Papilionidae
Famiglia: Hesperiidae
Famiglia Pieridae
Famiglia: Riodinidae
Famiglia: Lycaenidae
Famiglia: Nymphalidae
Superfamiglia: Gelechioidea
Famiglia: Lypusidae
Famiglia: Depressariidae
Famiglia: Oecophoridae
Famiglia: Lecithoceridae
Famiglia: Autostichidae
Famiglia: Elachistidae
Famiglia: Batrachedridae
Famiglia: Pterolonchidae
Famiglia: Momphidae
Famiglia: Coleophoridae
Famiglia: Blastobasidae
Famiglia: Scythrididae
Famiglia: Stathmopodidae
Famiglia: Cosmopterigidae
Famiglia: Gelechiidae
Superfamiglia: Epermenioidea
Famiglia: Epermeniidae
Superfamiglia: Alucitoidea
Famiglia: Alucitidae
Superfamiglia: Pterophoroidea
Famiglia: Pterophoridae
Superfamiglia: Thyridoidea
Famiglia: Thyrididae
Superfamiglia: Pyraloidea
Famiglia: Pyralidae
Famiglia: Crambidae
– Clade: Macroheterocera
Superfamiglia: Drepanoidea
Famiglia: Cimeliidae
Famiglia: Drepanidae
Superfamiglia: Noctuoidea
Famiglia: Notodontidae
Famiglia: Erebidae
Famiglia: Euteliidae
Famiglia: Nolidae
Famiglia: Noctuidae
Superfamiglia: Geometroidea
Famiglia: Geometridae
Superfamiglia: Lasiocampoidea
Famiglia: Lasiocampidae
Superfamiglia: Bombycoidea
Famiglia: Brahmaeidae
Famiglia: Endromidae
Famiglia: Bombycidae
Famiglia: Saturniidae
Famiglia: Sphingidae
Schede delle specie
Ogni specie viene descritta all’interno di una apposita scheda. Tutte le schede presenti nel sito sono state realizzate appositamente affinché possano risultare di facile consultazione. Per fare ciò si è utilizzato lo strumento Elementor di WordPress per la composizione di tutti elementi come testi e immagini. Per accedervi si può procedere nei seguenti modi:
1) Dalla pagina delle famiglie https://www.papilionea.it/famiglie/, cliccando sul gruppo sistematico desiderato.
2) Dalla pagina principale del Catalogo https://www.papilionea.it/catalogo/.
3) Dal menu a tendina nella barra di navigazione in alto, nella sezione “CATALOGO”.
4) Effettuando una ricerca testuale cliccando nella casella “🔍” situata in alto a destra nella barra di navigazione.
5) Attraverso un qualsiasi link riferito ad un nome scientifico di una specie presente in Italia.
Struttura delle schede
Per agevolare la consultazione dei contenuti ciascuna scheda è suddivisa in paragrafi e sottoparagrafi, ciascuno delimitato da una linea continua o tratteggiata.
2.2) Descrizione:qui si descrive l’aspetto di un tipico maschio e di una tipica femmina.
2.3) Variabilità:nei casi di significativa variabilità individuale se ne elencano tutte le tipologie conosciute. Anche le aberrazioni e le forme sono contemplate.
Vengono figurati esemplari preparati provenienti da collezioni museali o private. In didascalia sono indicati i dati presenti nei cartellini di località. In alcune immagini è presente un riferimento millimetrico utile per avere un’idea delle proporzioni. Da sinistra verso destra si elencano maschi e femmine, dapprima figurati al dritto e quindi al rovescio (▲).
In certi casi specifici gli esemplari vengono suddivisi in base a vere e proprie popolazioni isolate da un punto di vista geografico o differenziate da determinate caratteristiche fenotipiche.
4) Adulto
Viene presentata una selezione fotografica di individui osservati nel loro ambiente naturale (salvo eccezioni), con indicazione della località e dell’autore della foto.
All’interno della galleria fotografica si segue un determinato principio spaziale e temporale, per il quale risulterà più chiara la visione d’insieme dei dati sia da un punto di vista distributivo che fenologico. In primo luogo le immagini vengono raggruppate per regione, in accordo con la numerazione adottata per questo lavoro (vedi paragrafo 10, Fig. 4). Così, per esempio, le foto scattate in Piemonte precederanno quelle scattate in Liguria, così come quelle della Sicilia precederanno quelle scattate in Sardegna, e via discorrendo. Per ciascuna regione la suddivisione viene ulteriormente considerata a livello di provincia, sempre in accordo con un ben determinato ordine stabilito per le mappe di distribuzione (vedi paragrafo 10, Fig. 5).
L’ordine cronologico si considera dando priorità dapprima al giorno, poi al mese, ed in fine all’anno in cui è stato immortalato il soggetto. Quindi, per esempio, la foto di una specie risalente al 5.VIII.2020 precederà quella scattata il 18.VIII.1991.
In didascalia ciascun dato viene presentato secondo il seguente ordine: sesso (indicato con gli appositi simboli), regione, comune con indicazione di provincia sotto parentesi, località, coordinate, altitudine, data ed autore.
5) Crisalide
Viene presentata una selezione fotografica di crisalidi, o bozzoli, fotografati in situazioni naturali.
6) Bruco
Viene presentata una selezione fotografica di bruchi nei vari stadi di sviluppo.
7) Uovo
Viene presentata una selezione fotografica di uova deposte su supporti naturali o artificiali.
8.1) Periodo di volo:viene specificato in quali mesi dell’anno la specie è osservabile nel suo stadio di adulto. Questo dato è indicativo poiché il periodo di volo può variare a seconda dell’andamento stagionale.
8.2) Generazioni:numero di generazioni nel corso di un anno.
8.3) Svernamento:in quale stadio di sviluppo la specie passa l’inverno.
9) Abitudini alimentari
Questa sezione ha lo scopo di illustrare i legami biologici tra la specie in oggetto e il mondo vegetale. La parte relativa al cibo dell’adulto è spesso trascurata, ma a nostro avviso è importante per chiunque voglia creare delle oasi per le farfalle, selezionando i tipi di piante che più si addicono allo scopo.
9.1) Bruco:sono citate le piante nutrici del bruco, specificando se la specie è monofaga o polifaga.
9.2) Adulto:vengono specificate quali sono le fonti di nutrimento dell’insetto adulto durante la sua vita. Le piante vengono citate con il loro nome comune e quello scientifico tra parentesi.
S (Sud)
Si (Sicilia)
Sa (Sardegna)
Fig. 1: suddivisione dell’Italia adottata per la Checklist delle specie della Fauna Italiana da Minelli, Ruffo & La Posta (1995).
Sicily
Sardinia
Fig. 2: suddivisione dell’Italia utilizzata nel database di Fauna Europea (de Jong et al. 2014).
Per la realizzazione delle schede delle specie si è deciso di creare una mappa interattiva dell’Italia, tenendo conto degli enti amministrativi provinciali in cui il paese è suddiviso. In questo modo sarà possibile avere una visione d’insieme chiara ed immediata delle aree dove vi è la presenza di una determinata specie. È comunque importante ricordare che, data la struttura della mappa realizzata in SVG (Scalable Vector Graphics), anche un singolo dato puntiforme comporterà la colorazione dell’intera provincia interessata. I confini politici ed amministrativi sono soluzioni meramente artificiali, e di fatto non costituiscono un limite netto nella distribuzione di una certa popolazione. Eventuali precisazioni in merito alla distribuzione saranno specificate nell’apposito capitolo. La mappa non tiene conto dei due micro-stati presenti all’interno dei confini nazionali, ossia la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano.

Fig. 3: regioni biogeografiche secondo Baroni Urbani, Ruffo & Vigna Taglianti (1978).
Fig. 4: numerazione delle regioni italiane adattata secondo l’attuale suddivisione degli enti territoriali regionali.
Fig. 5: numerazione delle province italiane adattata secondo l’attuale suddivisione degli enti territoriali provinciali.
Ad ogni mappa è associata una legenda che spiega le informazioni relative ai colori delle province. Nei casi di singole specie tali informazioni sono definite da cinque colori. Con il verde scuro si indicano tutte quelle province per le quali vi sono dati certi ricavati da bibliografia, collezioni private o segnalazioni di altro genere. In verde chiaro si intende una credibile presenza della specie sulla base di citazioni generiche, ottenute per esempio da mappe o informazioni presentate da altri autori. In giallo si fa riferimento ad una citazione ritenuta di dubbia validità, ne confermabile ne smentibile. Ciò significa che la specie potrebbe essere ancora presenza o per fino essere estinta in quella zona. L’arancione sta ad indicare che la specie è ritenuta estinta in quel territorio. Il colore bianco-grigiastro evidenzia l’assenza di dati. Ciò di fatto si considera come un dato di assenza della specie stessa nel territorio, spessevolte giustificata da fattori ecologici.
Citazione generica
Dubbia
Estinta
Assente / no dati
Nel caso in cui ad una specie siano riconosciute due o più entità sottospecifiche, si utilizza una diversa scala di colori per evidenziarne la presenza sul territorio nazionale. Nei casi in cui in una stessa provincia vi sia la conclamata presenza di più sottospecie, questa sarà evidenziata con un colore neutro, ossia il grigio.
ssp. #2
ssp. #3
ssp. #4
ssp. #5
ssp. #6
ssp. #1 + ssp. #2
12) Habitat
10.1) Nomi comuni:elencazione di tutti i nomi comuni italiani recuperati dalla bibliografia divulgativa e scientifica. Vengono citati anche i nomi di altri paesi tra cui Francia, Germania e Regno Unito.
10.2) Sinonimi:altri nomi scientifici con cui la specie è nota in bibliografia.
10.3) Etimologia:significato del nome scientifico ed eventualmente di quello comune.
10.4) Tassonomia:vicissitudini nomenclaturiali che riguardano la specie.
Per praticità in questo paragrafo è inserito unicamente il collegamento diretto alla pagina dell’Archivio dati di Papilionea. Ogni riferimento relativo alla distribuzione delle specie italiane fa riferimento ad uno o più dati presenti all’interno di tale archivio.
Note
La presenza di un asterisco (*) accanto ad un taxon indica che è presente una nota esplicativa. Tali note fanno riferimento, per esempio, alla presenza di una fonte bibliografica o a commenti relativi al taxon in oggetto.
Per consultare la sezione relativa alle note si prega di accedere all’apposita pagina al seguente link: https://www.papilionea.it/catalogo/note/
Bibliografia
Per consultare la sezione relativa alla bibliografia si prega di accedere all’apposita pagina al seguente link: https://www.papilionea.it/catalogo/bibliografia/