Apertura alare:maschi 45-52 mm, femmine 45-52 mm.
Caratteristiche ecologiche
Periodo di volo:da fine marzo alla fine di maggio.
Ciclo vitale:
Bruco:monofago su aristolochia (Aristolochia clematitis, A. lutea, A. pallida, A. pistolochia, A. rotunda).
Adulto:nettare di alcuni fiori selvatici appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae.
Assente / No dati
Da figurare.
Sinonimi:
Zerynthia polyxena ([Denis & Schiffermüller], 1775) – [sensu Auct., fino al 2009]
Papilio cassandra Geyer, [1828] – [Combinazione originale]
Thais creusa Meigen, 1829 – [Località tipo: Italia]
Zerynthia polyxena latiaris Stichel, 1907 – [Località tipo: Lazio]
Zerynthia (Thais) polyxena reverdini Fruhstorfer, 1908 – [Località tipo: Liguria, Rapallo]
Thais hypermnestra r. latevittata Verity, 1919 – [Località tipo: Sicilia]
Thais hypermnestra r. nemorensis Verity, 1919 – [Località tipo: Toscana, Forte dei Martini]
Zerynthia polyxena aemiliae Rocci, 1929 – [Località tipo: Emilia Romagna]
Zerynthia hypermnestra linnea Bryk, 1932 – [Località tipo: Elba, Marciana Marina]
Zerynthia polyxena vipsania Hemming, 1941 – [Località tipo: Sicilia]
Zerynthia polyxena silana Storace, 1962 – [Località tipo: Calabria, Sila Piccola]
Zerynthia polyxena michaelis Nardelli, 1993 – [Località tipo: Puglia]
Zerynthia polyxena patrizii Nardelli, 1993 – [Località tipo: Calabria, Costa Ionica]
Etimologia:il nome deriva da Cassandra, figlia di Priamo (re di Troia) ed Ecuba.
Tassonomia:Zerynthia cassandra, a lungo confusa come sottospecie di Z. polyxena, è stata recentemente riconosciuta come buona specie a seguito di uno studio basato sulla morfologia degli apparati genitali di diversi esemplari maschi provenienti da varie zone dell’Italia e dell’Europa (Dapporto 2009). Ciò ha messo in luce la presenza, in Italia, di due gruppi distinti separati dal corso del fiume Po. Uno studio molecolare effettuato da Zinetti et al. (2013) ha ulteriormente confermato la presenza di due specie distinte, ossia Z. polyxena e Z. cassandra, presenti rispettivamente a Nord e a Sud dal fiume Po. Diversi taxa sono stati descritti a livello di sottospecie (Nardelli & Hirschfeld 2002), oramai caduti tutti sotto sinonimia. Le popolazioni dell’Isola d’Elba (ssp. linnea) e della Sicilia (ssp. vipsania) sono state riconosciute come buone sottospecie da Bauer & Frankenbach (2012). Per questo caso specifico, nonostante sia riscontrabile una certa divergenza genetica rispetto agli esemplari dell’Italia peninsulare, ritengo opportuno, per il momento, non considerare alcuna sottospecie.
Da aggiungere.