Papilionea

PAPILIONEA

Universo dei Lepidotteri: il capo e le antenne

Le farfalle adulte, come tutti gli insetti, hanno il corpo suddiviso in tre parti: testa, torace e addome. Ognuna di queste parti è costituita da una corazza solida e al tempo stesso elastica, fatta di segmenti (scleriti) uniti fra loro a formare lo scheletro esterno (esoscheletro), che dà la forma d’insieme al corpo. All’esoscheletro esterno è collegato uno scheletro interno (endoscheletro), formato da placchette rigide, cui sono collegate le inserzioni dei muscoli e degli organi interni. I segmenti sono composti da varie sostanze chimiche, la più importante delle quali è la chitina. Tutto il corpo è rivestito da sottili setole e squame.

Graphium agamemnon, meravigliosa farfalla indonesiana.

Il capo è generalmente piccolo e poco mobile; su di esso si possono facilmente osservare gli apparati sensoriali, cioè antenne, occhi, occhi composti e l’apparato boccale. Le antenne sono sempre due, mobili in tutte le direzioni, e sono costituite da un numero di segmenti variabile per ogni famiglia. Nelle farfalle sono sottili e robuste, comunemente dette “clavate”, in quanto provviste di un batacchio o di un disco piatto sulla punta. Per questo motivo le farfalle vengono ascritte spesso al gruppo dei Ropaloceri, dal greco ropalon, che significa clava. Una eccezione è data dalla famiglia degli Esperidi, che è particolare perché comprende delle specie con antenne a forma di uncino molto evidente.

Primo piano di un esperide con le antenne dall’apice uncinato.

Nelle falene le antenne sono molto variabili per forma e lunghezza. Vi sono antenne filiformi nei Nottuidi, nei Geometridi e in molti microlepidotteri. Gli Adelidi hanno antenne filiformi lunghissime, addirittura 5 volte più lunghe delle ali. Un altro tipo di antenne comuni sono quelle a pettine, presenti nei Saturnidi, Lasiocampidi e Limantridi, oltre che in alcuni Nottuidi.

Particolare delle antenne di una femmina di Attacus atlas, saturnide asiatico.

Questo tipo di antenne a sua volta può avere varie forme come quella di una spada, di una lancia, oppure ovale. Un ultimo tipo di antenne molto modificate è presente in alcuni Psichidi e Tineidi, in cui le ramificazioni laterali sono allungate, sottili e disordinate, tanto da assomigliare, in piccolo, alle piumette degli uccelli. Le antenne fungono da organi di senso per l’equilibrio e da organi olfattivi per la percezione degli odori. I maschi le utilizzano per la ricerca delle femmine, spesso distanti vari chilometri, e perciò hanno antenne molto più complesse e sviluppate utili a captare ogni molecola di feromoni.

Diversi tipi di antenne presenti nei Lepidotteri.

Il riconoscimento dei feromoni specifici avviene grazie a centinaia di sensilli chemiorecettori, posti sulla superficie delle antenne e composti da cellule sensoriali dotate di sottili terminazioni nervose. Alla base delle antenne, inoltre, esiste un organo specializzato (l’organo di Johnston), che serve al lepidottero per orientarsi, soprattutto durante il volo. Le antenne hanno anche un ruolo tattile non trascurabile.

Il testo e le immagini del presente articolo, tratti da da Panzetti et al. (2003-2004: f. 5) e Peruzzo et al. (2007: f. 11), sono stati pubblicati su gentile concessione della Alberto Peruzzo Editore SRL.