(Linnaeus, 1758)
Epiale del luppolo
Apertura alare: maschi 50-60 mm, femmine 60-78 mm.
Descrizione: la specie mostra uno spiccato dimorfismo sessuale sia nei colori che nelle dimensioni. Nei maschi l’ala anteriore è ricoperta per intero da scaglie di color bianco argenteo, così come quella posteriore. Nella femmine invece il tono dell’ala anteriore è di color giallo crema, adorno con macchie di colore bruno rosato, mentre quella posteriore è di color grigio rossastro uniforme. Il lato inferiore è di color bruno uniforme, più chiaro nelle femmine rispetto ai maschi. Questi ultimi presentano un apertura alare più ridotta.
Variabilità: nelle femmine vi è una modesta variabilità nell’estensione e nell’intensità dei disegni presenti sulle ali anteriori.
Specie simili: nessuna in Italia. Le uniche specie molto simili sarebbero le congeneri Hepialus armorieanus Oberthur, 1909 (= armaricanus, sic!), H. bibelteus Shen & Zhou, 1997 e H. latitegumenus Shen & Zhou, 1997, ma la loro distribuzione è limitata a ristrette aree della provincia dello Yunnan in Cina (Shen & Zhou 1997).
Generazioni: monovoltina.
Periodo di volo: fine giugno-luglio.
Svernamento: come larva.
Nomi italiani: Epiale del luppolo (1915-1966), Epialo del luppolo (1826-2012), Epiolide del luppolo (1977), Falena del luppolo (1826-1835), Falena dell’umolo (1826-1835), Rodiluppoli (1835-1865).
Etimologia: il nome della specie fa riferimento alle piante del genere Humulus, di cui i bruchi sono ghiotti. Il termine latino Humulus è il diminutivo di húmus, che indica una terra ricca di sostanze organiche, ambiente in cui crescono tali piante. Il nome comune trae origine.
Sinonimi: molti taxa sono stati descritti come forme, varietà o aberrazioni individuali. Per la sottospecie nominale sono considerati sinonimi minori i nomi humulator Haworth, 1802; hethlandica Staudinger, 1871 (var.); rosea Petersen, 1902; albida Spuler, 1910; azuga Pfitzner, 1912 (var.); grandis Pfitzner, 1912 (f.); dannenbergi Stephan, 1923; pusillus Stephan, 1923; ab. rufomaculata Lempke, 1938 (ab.); roseoornata Bytinski-Salz, 1939 (ab.); fumosa Cockayne, 1955; radiata Cockayne, 1955; postrufescens Lempke, 1961 (f.); postnigrescens Lempke, 1961 (f.); griseomaculata van Wisselingh, 1965. I nomi uniformis Bytinski-Salz, 1939 (f.); albida Bytinski-Salz, 1939 (f.); faeroensis Dahl, 1954, sono da considerarsi come sinonimi minori di thulensis Newman, 1865 (Hansen & Jensen 2005).
Tassonomia: le popolazioni delle Isole Shetland e Faroe sono ascrivibili alla sottospecie thulensis Newman, 1865 (Hansen & Jensen 2005).
Distribuzione: specie prettamente paleartica, diffusa nel continente europeo dalla Spagna alla Russia Centrale.
Habitat: prati e radure erbose ai margini dei boschi, con preferenza di ambienti freschi ed umidi, dal piano alla montagna fino a 3000 m di quota.
Esemplari:
Da figurare.
Disegni e tavole:
Da figurare.
Adulto / Imago:
ssp. humuli (Linnaeus, 1758)
Crisalide / Pupa:
Da figurare.
Bruco / Larva:
Da figurare.
Uovo / Ovum:
Da figurare.
Bruco: appetisce particolarmente il luppolo (H. lupulus), ma è segnalato come polifago su diverse piante erbacee.
Beta vulgaris (barbabietola).
Daucus carota (carota) e Pastinaca sativa (pastinaca comune).
Asparagus officinalis (asparago).
Arctium lappa (bardana maggiore), A. tomentosum (bardana lanuta), Helianthus tuberosus (elianto tuberoso), Lactuca sativa (lattuga selvatica) e Taraxacum officinale (tarassaco).
Brassica napus (navone) e B. rapa (cavolo rapa).
Cannabis sativa (canapa comune) e Humulus lupulus (luppolo).
Ballota nigra (cimiciotta comune), Lamium album (lamio bianco), L. purpureum (lamio purpureo) e Lathyrus oleraceus (pisello).
Rumex obtusifolius (romice comune).
Fragaria ananassa (fragola-ananas) e Rubus idaeus (lampone).
Solanum tuberosum (patata).
Urtica dioica (ortica).
Adulto: avendo un apparato boccale atrofizzato, consuma i grassi accumulati durante lo stadio larvale.
Nessuna.
Scheda aggiornata il 25.VI.2023