Papilionea

Universo dei Lepidotteri: la grandezza delle ali

I record relativi alla grandezza dei Lepidotteri sono sempre stati oggetto di studio e divertimento da parte degli entomologi. Tutt’oggi si discute molto su quale sia la farfalla più piccola o quanto misuri quella più grande. Infatti questi insetti non hanno solo moltissimi accostamenti cromatici e forme straordinariamente diverse, ma hanno anche dimensioni molto variabili da specie a specie.

La falena serpente, Attacus atlas, raffigurata nell’opera Dictionnaire pittoresque d’histoire naturelle et des phenomenes de la nature di Guérin-Méneville, risalente al 1833.

I Lepidotteri da record

Tra le specie di farfalle degne di nota vi sono senza dubbio le enormi femmine del genere Ornithoptera, le famose “farfalle uccello”, così chiamate dai primi esploratori e naturalisti che le osservarono in volo. Una in particolare, la femmina di Ornithoptera alexandrae, descritta da Rothschild nel 1907 e dedicata alla regina d’Inghilterra Alessandra, risulta essere la più grande farfalla in assoluto, con un’apertura alare che può superare i 270 mm. Essa è di poco più grande della femmina dell’Ornithoptera goliath, così chiamata proprio per le sue enormi dimensioni. I maschi di Ornithoptera sono più piccoli, ma incredibilmente colorati, tanto da essere considerati da molti come le farfalle più belle del mondo.

Coppia di Ornithoptera goliath della Papua Nuova Guinea.

Il primato dei Lepidotteri più grandi in assoluto, però, va ricercato nel gruppo delle falene: l’erebide Thysania agrippina, che vive nelle foreste centro e sudamericane, e il saturnide Attacus atlas, che vive nel Sud-Est asiatico. Al primo spetta il record del lepidottero con la maggior apertura alare che, in alcuni casi, può raggiungere i 300 mm. Al secondo spetta il record della maggior superficie alare, che raggiunge i 300 mm².

All’Argema mittrei, saturnide originario del Madagascar, spetta il record del lepidottero più “alto”, cioè con la maggior altezza delle ali. Infatti con le sue lunghissime code può superare abbondantemente i 250 mm di lunghezza, se si misura con le ali completamente distese.

Comparazione di dimensioni tra Thysania agrippina e Stigmella malella.

Le farfalle più piccole appartengono alla famiglia dei Licenidi. Tra i rappresentanti più piccoli vi è la “pigmea azzurra” (Brephidium exilis), originaria degli Stati Uniti, che ha un’apertura alare di poco superiore ai 10 mm. Tra le falene il record viene condiviso tra più specie appartenenti alla famiglia dei Nepticulidi, che presentano un’apertura alare addirittura pari o inferiore ai 2 mm.

I record italiani

Ma quali sono le farfalle e le falene nostrane rispettivamente più grandi e più piccole? Il lepidottero più grande in assoluto per l’ampiezza delle ali è la saturnia del pero (Saturnia pyri), che secondo alcuni entomologi può raggiungere addirittura i 170 mm.

Un’altra falena molto grande è lo sfingide Daphnis nerii, che può raggiungere i 130 mm di apertura alare. Tra le farfalle troviamo diverse specie che hanno un’apertura alare compresa tra i 75 e gli 80 mm: il macaone (Papilio machaon), il podalirio (Iphiclides podalirius), l’apollo (Parnassius apollo), la circe (Brintesia circe), il grande silvano (Limenitis populi) e la ninfa del corbezzolo (Charaxes jasius). La farfalla più piccola è, anche in Italia, un licenide: il Cupido minimus, ampiamente diffuso nel nostro paese. Ha un’apertura alare che si aggira intorno ai 10 mm. Le falene più piccole appartengono alla famiglia dei Nepticulidi, e misurano 4 o 5 mm.

Esemplare maschio di Saturnia pyri – foto: Archaeodontosaurus (Wikimedia).

Il testo del presente articolo, tratto da da Panzetti et al. (2003-2004: f. 15-16) e Peruzzo et al. (2007: f. 16-17), è qui pubblicato su gentile concessione della Alberto Peruzzo Editore SRL.