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Universo dei Lepidotteri: come sono distribuite le farfalle

Le farfalle vivono in tutti i continenti, dall’Europa al Sud America, dal Nord America all’Australia, dall’Africa all’Asia. Esistono alcune specie cosmopolite, che si rinvengono in gran parte del pianeta, altre che invece sono confinate solo su alcune isole o montagne. Ma come si spiega la distribuzione di una specie? Come si sono evolute in ogni regione?

Per rispondere a queste domande ci offre aiuto una disciplina della Biologia, la Zoogeografia, che studia la distribuzione geografica degli animali, partendo dalla descrizione delle distribuzioni delle specie, e ne ricerca le cause tenendo conto della loro evoluzione. L’evoluzione di una specie e la sua diffusione sono infatti strettamente correlate, tanto che i fondatori della teoria evolutiva per selezione naturale sono anche tra i fondatori della Zoogeografia: C. Darwin, che dedicò die capitoli del suo libro “Origine delle specie“, e A. R. Wallace, autore de “La distribuzione geografica degli animali“.

Le differenti Regioni Zoogeografiche – foto: A. Peruzzo Editore.

Sulla base della distribuzione degli animali, le terre emerse sono state suddivise in grandi unità chiamate Regioni Zoogeografiche che corrispondono a grandi linee ai continenti. Si distinguono tra loro per una propria fauna caratteristica, cioè un insieme di specie vincolate dagli stessi eventi geografici ambientali ed evolutivi. Sono delimitate da barriere naturali come oceani, catene montuose e deserti, ma talvolta i confini non sono così netti e vi si trovano zone di transizione attraverso cui le specie possono passare da una Regione all’altra.

Le Regioni Zoogeografiche sono sei: Paleartica, Neartica, Neotropicale, Afrotropicale, Orientale e Australiana; Wallace fu il primo ad individuarle e descriverle sulla base del suo studio relativo alla distribuzione dei Vertebrati, soprattutto Uccelli e Mammiferi. Attualmente la regione Orientale viene considerata sotto il nome di Indomalese, mentre quella Australiana è conosciuta con il nome di Australasiana.

Trogonoptera trojana, specie endemica dell’Isola di Palawan.

Già Darwin e Wallace avevano osservato che la fauna insulare è molto diversa da quella dei continenti, sia per il numero che per la tipologia delle specie presenti. Sin da allora le isole furono considerate come laboratori naturali dell’evoluzione, dove le specie animali e vegetali subiscono cambiamenti, talvolta straordinari, dei loro adattamenti. Inoltre la mancanza di predatori e di competizione comporta una rapida modificazione di alcuni caratteri: diventano comuni fenomeni di gigantismo, nanismo, eccezionale longevità, perdita delle ali e conseguente incapacità di volare negli insetti e negli uccelli, e così via. Nelle isole, quindi, si formano facilmente specie endemiche, che cioè vivono solo in quel determinato territorio confinato. Nelle Antille quasi la metà delle specie di farfalle è endemica. La maggior parte delle specie endemiche delle isole si è originata da specie simili presenti sui continenti e rimaste separate geneticamente a causa di barriere geografiche come il mare (speciazione geografica).

Il testo del presente articolo, tratto da da Panzetti et al. (2003-2004: f. 20) e Peruzzo et al. (2007: f. 20), è qui pubblicato su gentile concessione della Alberto Peruzzo Editore SRL.