Papilionea

Universo dei Lepidotteri: l’addome e i vari apparati

L’addome corrisponde all’ultima parte del corpo delle farfalle; è ricoperto da squame e peli, cilindrico e più o meno allungato di forma, composto da 10 segmenti di cui 7-8 articolati tra loro e liberi di muoversi e 2 o 3 fusi a formare gli apparati genitali maschili e femminili. I primi 6-8 segmenti hanno due piccoli orifizi chiamati “stigmi”, che sono i punti di ingresso dell’aria nel sistema respiratorio che è composto da una serie di trachee. Anche sul torace si trovano due paia di stigmi ridotti. In alcune famiglie sul 1°, 2° o 3° segmento sono presenti organi timpanici; sull’addome possono esserci organi odoriferi più o meno complessi.

Principali apparati della farfalla monarca (Danaus plexippus).

Il sistema nervoso

È formato da un cervello e da un ganglio che si trova sotto l’esofago (gnatocerebro), collegati tra loro da lobi ottici molto sviluppati e da una catena gangliare ventrale costituita da 2 o 3 gangli toracici e 4 gangli addominali, posti sotto tutti gli altri apparati.

Il sistema digerente

Inizia con la spirotromba e continua con una faringe molto sviluppata, che funziona come una pompa aspirante grazie a potenti muscoli dilatatori; segue poi l’esofago con un diverticolo chiamato ingluvie, che funge da deposito di sostanze nutritive e che può servire anche come organo aerostatico riempendosi di aria. Si trovano poi l’intestino medio, chiamato stomaco o mesenteron, sede dei principali fenomeni della digestione, e l’intestino retto o proctodeo, il canale che va dall’intestino medio all’apertura anale e generalmente è suddiviso in regioni secondarie.

Agrius convolvuli con la spirotromba completamente estroflessa. – foto: Charles J. Sharp (Wikimedia Commons).

Il sistema circolatorio

È caratterizzato da un vaso dorsale, il cuore, che percorre tutto l’addome e che si prolunga in avanti in una aorta. Il cuore non è l’unico organo che pulsa nelle farfalle, vi sono infatti altri due vasi pulsanti accessori più o meno sviluppati.

Un Papilio demodocus africano intento a nutrirsi.

Il sistema respiratorio

La respirazione avviene mediante un apparato tracheale in cui l’aria passa attraverso delle piccole aperture, gli spiracoli (o stigmi), presenti nel torace e nell’addome. La CO2 viene eliminata per le stesse vie. Le trachee possono originare dei sacchi aerei, che sono dilatazioni con varie funzioni tra cui abbassare il peso specifico dell’insetto e aumentare il flusso dell’aria, che viene rinnovato ad ogni respirazione.

Gli spiracoli tracheali sono chiaramente visibili sul fianco del bruco di Neococytius cluentius – foto: Geoff Gallice (Wikimedia Commons).

Il sistema secretore

Comprende le ghiandole salivari, le ghiandole annesse al sistema genitale e le ghiandole tegumentali, soprattutto odorifere, poste su zampe, ali e addome. Sulle ali di alcuni maschi di farfalle si possono osservare strutture specializzate note come androconi. Si tratta di scaglie modificate o ciuffi di peli che hanno la funzione di emettere feromoni sessuali durante il corteggiamento per attrarre le femmine.

Euploea mulciber con ciuffi androconiali sull’estremità dell’addome – foto: Bernard Dupont (Wikimedia Commons).

Il sistema riproduttore

Nei maschi il sistema è suddiviso in testicoli, organo genitale (edeago), vasi deferenti e canale eiaculatore; nelle femmine le parti più importanti sono gli ovari, dove vengono prodotte le uova, e la spermateca, dove vengono immagazzinati gli spermatozoi in attesa della fecondazione, che avviene singolarmente per ogni uovo al momento della deposizione.

Gli organi della copulazione, che si trovano nella parte terminale dell’addome, sono importantissimi per la classificazione delle specie, tanto che la loro morfologia è stata studiata nei minimi particolari in tutte le farfalle. Esistono pubblicazioni scientifiche e interi volumi che trattano di questo argomento; quando si trova una specie nuova, lo studio degli organi genitali è essenziale per la sua descrizione e per rintracciare i rapporti di parentela con le altre specie. Gli organi genitali dei due sessi sono sistemi chiusi atti a impedire la copulazione tra specie diverse, paragonabili ad una chiave che non può aprire la serratura di ogni porta.

In certi casi possono verificarsi accoppiamenti tra specie estremamente simili dal punti di vista genetico, che danno vita ad ibridi sterili con caratteristiche intermedie.

Papilio machaon in fase copulatoria – foto: Christian Pirkl (Wikimedia Commons).

Il testo del presente articolo, tratto da da Panzetti et al. (2003-2004: f. 13) e Peruzzo et al. (2007: f. 15), è qui pubblicato su gentile concessione della Alberto Peruzzo Editore SRL.