Catalogo dei Lepidotteri d'Italia: Materiali e metodi
Per praticità su questo sito l’elenco delle specie è suddiviso in tre parti distinte, utilizzando come riferimento determinati gruppi ancora ampiamente usati nel linguaggio di uso comune. Per prima cosa si considerano due raggruppamenti distinti, ossia Ropaloceri ed Eteroceri, rispettivamente farfalle e falene. Del primo fanno parte, appunto, tutte le farfalle facenti parte della superfamiglia dei Papilionoidea. Il secondo gruppo, molto eterogeneo, comprende tutte le falene notturne e diurne. A loro volta le falene vengono suddivise in Macroeteroceri e Microeteroceri (questi ultimi sono anche conosciuti come Microlepidotteri).
Ciò che intendiamo come tassonomia, ossia lo studio relativo alla classificazione degli esseri viventi, è una scienza in continuo divenire e per quanto un elenco possa risultare fedele alle più recenti soluzioni di carattere sistematico, ciò non lo rende di certo esente da miglioramenti e aggiornamenti. Un qualsiasi catalogo o checklist rappresenta una fotografia di un determinato livello di conoscenze sulle specie di una certa area geografica. Nel presente lavoro elenchiamo tutti i livelli tassonomici dalla superfamiglia alla sottotribù. Per le successive categorie citiamo il genere e il sottogenere, la specie e la sottospecie. Tutte le sinonimie rispetto alla “Checklist of the Species of the Italian Fauna” sono state prese in considerazione, così come quelle di lavori successivi. L’autore e l’anno di descrizione sono indicati per ciascuna entità. Nel corso degli anni l’assetto sistematico dell’Ordine dei Lepidotteri ha subito cambiamenti più o meno significativi in base a studi relativi alla morfologia e al DNA. Per definire un quadro sistematico accettabile abbiamo attinto a diversi lavori che trattano i Lepidotteri in senso lato, valutando con attenzione le scelte adottate dai vari autori nel corso degli anni. Qui di seguito alcune delle più aggiornate proposte sistematiche sono messe a confronto con quella meno recente di van Nieukerken et al. (2011). A tal proposito prendiamo in considerazione solamente quei gruppi di specie rappresentati in Italia e in Europa.
Recenti studi sul genoma dei Lepidotteri (Triant et al. 2018, Kawahara et al. 2019) hanno evidenziato come le superfamiglie più recenti, ossia quelle dei Lasiocampoidea, Bombycoidea, Geometroidea e Noctuoidea debbano essere riposizionate all’interno dell’albero filogenetico dei lepidotteri. Ciò dimostrerebbe che i così detti bombici sono le specie più recenti nella scala evolutiva di questi insetti alati. Il presente Catalogo, tenendo conto delle più recenti soluzioni di carattere sistematico, risulta strutturato nel seguente modo:
Superfamiglia: Micropterigoidea
Famiglia: Micropterigidae
Superfamiglia: Eriocranioidea
Famiglia: Eriocraniidae
Superfamiglia: Hepialoidea
Famiglia: Hepialidae
Superfamiglia: Nepticuloidea
Famiglia: Nepticulidae
Famiglia: Opostegidae
Superfamiglia: Adeloidea
Famiglia: Prodoxidae
Famiglia: Incurvariidae
Famiglia: Heliozelidae
Famiglia: Adelidae
Famiglia: Tischeriidae
Superfamiglia: Tineoidea
Famiglia: Meessiidae
Famiglia: Psychidae
Famiglia: Eriocottidae
Famiglia: Dryadaulidae
Famiglia: Tineidae
Superfamiglia: Gracillarioidea
Famiglia: Roeslerstammiidae
Famiglia: Bucculatricidae
Famiglia: Gracillariidae
Superfamiglia: Yponomeutoidea
Famiglia: Yponomeutidae
Famiglia: Argyresthiidae
Famiglia: Plutellidae
Famiglia: Glyphipterigidae
Famiglia: Ypsolophidae
Famiglia: Praydidae
Famiglia: Heliodinidae
Famiglia: Bedelliidae
Famiglia: Scythropiidae
Famiglia: Lyonetiidae
– Clade: Apoditrysia
Superfamiglia: Douglasioidea
Famiglia: Douglasiidae
Superfamiglia: non assegnata
Famiglia: Millieriidae
Superfamiglia: Carposinoidea
Famiglia: Carposinidae
Superfamiglia: Schreckensteinioidea
Famiglia: Schreckensteiniidae
Superfamiglia: Choreutoidea
Famiglia: Choreutidae
Superfamiglia: Urodoidea
Famiglia: Urodidae
Superfamiglia: Tortricoidea
Famiglia: Tortricidae
Superfamiglia: Sesioidea
Famiglia: Sesiidae
Superfamiglia: Zygaenoidea
Famiglia: Heterogynidae
Famiglia: Limacodidae
Famiglia: Somabrachyidae
Famiglia: Zygaenidae
Superfamiglia: Cossoidea
Famiglia: Brachodidae
Famiglia: Cossidae
Famiglia: Castniidae
– Clade: Obtectomera
Superfamiglia: Papilionoidea
Famiglia: Papilionidae
Famiglia: Hesperiidae
Famiglia Pieridae
Famiglia: Riodinidae
Famiglia: Lycaenidae
Famiglia: Nymphalidae
Superfamiglia: Gelechioidea
Famiglia: Lypusidae
Famiglia: Depressariidae
Famiglia: Oecophoridae
Famiglia: Lecithoceridae
Famiglia: Autostichidae
Famiglia: Elachistidae
Famiglia: Batrachedridae
Famiglia: Pterolonchidae
Famiglia: Momphidae
Famiglia: Coleophoridae
Famiglia: Blastobasidae
Famiglia: Scythrididae
Famiglia: Stathmopodidae
Famiglia: Cosmopterigidae
Famiglia: Gelechiidae
Superfamiglia: Epermenioidea
Famiglia: Epermeniidae
Superfamiglia: Alucitoidea
Famiglia: Alucitidae
Superfamiglia: Pterophoroidea
Famiglia: Pterophoridae
Superfamiglia: Thyridoidea
Famiglia: Thyrididae
Superfamiglia: Pyraloidea
Famiglia: Pyralidae
Famiglia: Crambidae
– Clade: Macroheterocera
Superfamiglia: Drepanoidea
Famiglia: Cimeliidae
Famiglia: Drepanidae
Superfamiglia: Noctuoidea
Famiglia: Notodontidae
Famiglia: Erebidae
Famiglia: Euteliidae
Famiglia: Nolidae
Famiglia: Noctuidae
Superfamiglia: Geometroidea
Famiglia: Geometridae
Superfamiglia: Lasiocampoidea
Famiglia: Lasiocampidae
Superfamiglia: Bombycoidea
Famiglia: Brahmaeidae
Famiglia: Endromidae
Famiglia: Bombycidae
Famiglia: Saturniidae
Famiglia: Sphingidae
Note
La presenza di un asterisco (*) accanto ad un taxon indica che è presente una nota consultabile nell’apposita sezione del sito “Note in allegato al Catalogo dei Lepidotteri d’Italia“. Tali note fanno riferimento, per esempio, alla presenza di una fonte bibliografica o a commenti relativi al taxon in oggetto. Tali note sono elencate secondo la sistematica delle specie citate all’interno del Catalogo.
Schede
Ciascuna scheda rappresenta una specie. Tutte le schede presenti nel sito sono state realizzate appositamente affinché possano risultare di facile consultazione. Per fare ciò si è utilizzato lo strumento Elementor di WordPress per la composizione di tutti elementi presenti all’interno di ciascuna scheda. Per accedervi si può procedere nei seguenti modi: 1) dalla pagina principale del Catalogo https://www.papilionea.it/catalogo/, cliccando sul gruppo sistematico desiderato; 2) dal menu a tendina nella barra di navigazione in alto, nella sezione “Catalogo”; 3) effettuando una ricerca testuale cliccando nella casella “🔍” situata in alto a destra, nella barra di navigazione; 4) attraverso un qualsiasi link riferito ad un nome scientifico di una specie presente in Italia, ad esempio “la ninfa del corbezzolo (Charaxes jasius) è tipica degli ambienti di macchia mediterranea”.
Le schede sono strutturate come segue:
a) Pulsanti di navigazione:servono per spostarsi agevolmente da una scheda all’altra seguendo l’ordine sistematico del Catalogo. Si presentano come segue:
b) Nome scientifico:indicato come nel Catalogo.
Vengono figurati esemplari preparati provenienti da collezioni museali o private. In didascalia sono indicati i dati presenti nei cartellini di località.
2.1) Apertura alare:indicata in millimetri, è misurata tenendo come riferimento la distanza massima tra gli apici delle ali anteriori di esemplari preparati. Non sono citati casi di nanismo o gigantismo.
2.2) Descrizione:qui si descrive l’aspetto di un tipico maschio e di una tipica femmina.
2.3) Variabilità:nei casi di significativa variabilità individuale se ne elencano tutte le tipologie conosciute. Anche le aberrazioni e le forme sono contemplate.
2.4) Specie simili:vengono citate tutte le specie con cui quella in oggetto può essere confusa. Vengono spiegate le chiavi per poterle distinguere.
S (Sud)
Si (Sicilia)
Sa (Sardegna)
Suddivisione dell’Italia adottata per la Checklist delle specie della Fauna Italiana da Minelli, Ruffo & La Posta (1995).
Sicily
Sardinia
Suddivisione dell’Italia utilizzata nel database di Fauna Europea (de Jong et al. 2014).
Per la realizzazione delle schede delle specie si è deciso di creare una mappa interattiva dell’Italia, tenendo conto degli enti amministrativi provinciali. In questo modo sarà possibile avere una visione d’insieme chiara ed immediata delle aree dove vi è la presenza di una determinata specie. E’ comunque importante notare che, data la struttura della mappa realizzata in SVG (Scalable Vector Graphics), anche nel caso limite di una presenza puntiforme, la specie risulterà presente su tutto il territorio provinciale. I confini politici ed amministrativi sono soluzioni meramente artificiali, e di fatto non costituiscono un limite netto nella distribuzione di una certa popolazione. La mappa non tiene conto dei due micro-stati presenti all’interno dei confini nazionali, ossia la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano.

Regioni biogeografiche secondo Baroni Urbani, Ruffo & Vigna Taglianti (1978).
Numerazione delle regioni italiane adattata secondo l’attuale suddivisione dgli enti territoriali regionali.
Le regioni e le province si intendono delimitate dai loro confini politico-amministrativi e sono citate secondo il seguente ordine:
Ad ogni mappa è associata una legenda che spiega tre tipologie di informazioni, evidenziate da altrettanti colori. In vere scuro sono evidenziate tutte quelle province per le quali vi sono dati certi ricavati dalla bibliografia, collezioni private o segnalazioni di altro genere. In verde chiaro si evidenziano quelle province in cui si ritiene credibile la presenza della specie sulla base di citazioni generiche, ottenute per esempio da mappe o informazioni presentate da altri autori. Il colore grigio-chiaro evidenzia l’assenza di dati. Tale fatto non esclude che tale specie non possa essere presente in tali province. In casi eccezionali, nel caso di quei territori in cui la specie è ritenuta estinta con certezza si utilizza il colore arancione.
Citazione generica
Assente, no dati
Estinta
4) Adulto
Viene presentata una selezione fotografica di individui osservati nel loro ambiente naturale (salvo eccezioni), con indicazione della località e dell’autore della foto.
4.1) Aspettativa di vita:misurare la durata della vita di un lepidottero è molto difficile. Negli allevamenti le circostanze sono innaturali, mentre in natura è molto difficile seguire una singola farfalla durante la sua intera vita. Per i Ropaloceri, laddove diversamente specificato, ci si riferisce al sito Butterflies in the Benelux di Frits Bink & Rosita Moenen (2015).
5) Crisalide
Viene presentata una selezione fotografica di crisalidi, o bozzoli, fotografati in situazioni naturali.
6) Bruco
Viene presentata una selezione fotografica di bruchi nei vari stadi di sviluppo.
7) Uovo
Viene presentata una selezione fotografica di uova deposte su supporti naturali o artificiali.
8a) Caratteristiche ecologiche
8.1) Periodo di volo:viene specificato in quali mesi dell’anno la specie è osservabile nel suo stadio di adulto. Questo dato è indicativo poiché il periodo di volo può variare a seconda dell’andamento stagionale.
8.2) Generazioni:numero di generazioni nel corso di un anno.
8.3) Svernamento:in quale stadio di sviluppo la specie passa l’inverno.
8b) Abitudini alimentari
Questa sezione ha lo scopo di illustrare i legami biologici tra la specie in oggetto e il mondo vegetale. La parte relativa al cibo dell’adulto è spesso trascurata, ma a nostro avviso è importante per chiunque voglia creare delle oasi per le farfalle, selezionando i tipi di piante che più si addicono allo scopo.
8.6) Bruco:sono citate le piante nutrici del bruco, specificando se la specie è monofaga o polifaga.
9) Nomenclatura
9.1) Nomi comuni:elencazione di tutti i nomi comuni italiani recuperati dalla bibliografia divulgativa e scientifica. Vengono citati anche i nomi di altri paesi tra cui Francia, Germania e Regno Unito.
9.2) Sinonimi:altri nomi scientifici con cui la specie è nota in bibliografia.
9.3) Etimologia:significato del nome scientifico ed eventualmente di quello comune.
10) Riferimenti
Qui vengono elencate le fonti utili per approfondire le conoscenze su questa specie. All’interno di un riquadro grigio vengono citate le fonti utilizzate come riferimento per la distribuzione, sia a livello regionale che provinciale.